Un patrimonio da salvare

Affresco cinquecentesco in S. Giacomo a Livo. Adamo ed Eva raffigurati con due cervi e un bovino

Non si vuole dimenticare che anche l’arte è uno dei fondamenti della cultura alpina.
Ogni azione mirata a salvare per le future generazioni una testimonianza del passato, viene ritenuta fortemente meritoria. In questa direzione, relativamente alle piccole e modeste possibilità che l’Associazione potrà avere, ci si intende muovere.

Ma anche altri problemi incombono: quanto si sta perdendo irreparabilmente?
Tra le notizie che non trovano grande spazio nei mezzi di comunicazione di massa vi è la questione delle razze animali domestiche in via di estinzione. Le capre, che i visitatori in alcuni periodi dell’anno possono osservare a Livo (razza Lariana) o a Dosso del Liro (razza Verzaschina), sono tra queste: trattasi quindi di rarità, guardatele con attenzione!Vitello di razza Rendena, razza in via di estinzione

Altresì, sono in via di estinzione 13 razze bovine alpine (non la Bruna o la Frisona oggi diffusissime).
Il caso emblematico è la razza autoctona lombarda, variamente denominata, a seconda delle zone, Montana, Varzese, Ottonese ecc., che dai 60.000 capi che si contavano negli anni ‘60, è scesa a circa 50 esemplari. Infine non va dimenticato che alcuni tipi di galline (tra cui quella brianzola), di pecore, di maiali, di cavalli (tra cui la razza Samolaco della Valchiavenna) ecc. scompariranno se, con idonee strategie, non si interverrà per limitare danni biologici la cui portata non siamo ancora in grado di stabilire.