Pieno successo della prima iniziativa
della Lepontia Comensis

Sala gremita dagli addetti ai lavori (gli allevatori) o di semplici interessati, oltre naturalmente ai rappresentanti dell’Università degli Studi di Milano - Facoltà di Agraria - Istituto di Zootecnia, al funzionario della Comunità Montana Anna Gori e ai soci della neonata associazione culturale Lepontia Comensis. Tanti gli spunti dell’affascinante conferenza tenuta dal Dott. Gilmozzi nella sede della Comunità Montana Alto Lario che, dopo il saluto del nuovo Assessore all’Agricoltura G. B. Pozzi, ha illustrato con molta chiarezza strategie e risultati ottenuti nell’arco alpino dalla Valle d’Aosta a Bolzano al Trentino ecc. Il direttore dell’Associazione Allevatori della Razza Rendena infervorato e infervorante ha costretto a ridurre gli interventi dell’attore Stefano Bresciani (socio della Lepontia Comensis) e dell’Associazione "Le Baite" che, collaborando sin dall’inizio con la "Lepontia" ha proiettato un cortometraggio, realizzato dagli allievi, sulla splendida chiesa di Livo: S. Giacomo Vecchia. Il Sindaco di Livo ha pure tenuto un breve intervento sulla necessità di avere maggiori aiuti finanziari dagli Enti Pubblici per realizzare infrastrutture utili a realizzare progetti di sviluppo in aree particolarmente svantaggiate quali i Comuni di Montagna.
Una delle cose più notevoli segnalate invece il giorno seguente dal presidente degli allevatore della razza Rendena Mauro Polla, è l’utilità della presenza di bovini sulle montagne, è parte integrante dell’ecosistema se si vogliono evitare frane sulle montagne poichè col loro passaggio creano le condizioni utili a far si che la pioggia sia assorbita dal terreno. Nelle zone turistiche ad alto livello vi è una sorta di alleanza tra allevatori, albergatori e persino gestori degli impianti sciistici che hanno capito a pieno l’utilità di avere bovini sulle montagne sviluppando insieme strategie di sostegno. Noi per ora non siamo così avanzati, e ci vorranno anni per raggiungere i risultasti dei territori sopra citati, e comprendiamo che, data la situazione di abbandono verificatasi nelle nostra zone, non è possibile importare tutto ad un tratto modelli che sono nati in condizioni differenti, ma se non si comincia mai…
E’ emblematico che il presidente degli allevatore della razza Rendena, 300 capi allevati tra lui e il fratello, gestisca anche un Agriturismo e sia consociato con i bagni termali del suo paese.
Gli allevatori altolariani presenti si sono dimostrati molto prudenti, ma con grande gioia degli estensori del progetto, (in particolare il presidente Gabriele del Miglio, Oscar Tajetti e Mario Arrighi) già qualche adesione è giunta: prossimamente vi saranno altri esemplari di razza Rendena in Alto Lario oltre ai quattro già residenti a Livo e già iniziano le adesioni per l’acquisto in forma di multiproprietà e in regime di soccida di nuovi capi.

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